Il prefezionismo aiuta la creatività?

Un effetto secondario ma importante e  in gran parte non riconosciuto  del perfezionismo sembrerebbe essere quello di  migliorare la creatività di chi lo pratica. Ce lo spega amabilmente Alice Boyes in  un articolo della Harvard Business Review .

L’autrice raccoglie nell’articolo diversi esempi di questa sua assunzione come tra gli altri  il  desiderio di capire tutto; il tutto è tipico del perfezionista,  e questa pulsione lo spingerà  ad acquisire più informazioni possibile, insomma deve dimostrarsi estremamente curioso, ma la  curiosità è assolutamente collegata alla creatività. O ancora  si sa che i perfezionisti non amano fare compromessi o accontentarsi di soluzioni ragionevolmente buone, loro  vogliono un  risultato che sia a prova di critica e lavoreranno per raggiungere questo obiettivo, incluso inventare molte  alternative anche distanti dalle prime soluzioni. Ma evidentemente anche questo è tipico dell’ansia creativa. Insomma sembrerebbe proprio che il perfezionismo possa essere una buon vettore per diventare anche creativi. Buona lettura.