Crescita e sviluppo

Siamo tutti un po’ rane?

Da qualche  tempo  circola una storiellina sulle rane,  e’ stato creato dal filosofo americano Noam Chomsky ed è una metafora che  descrive perchè alcuni individui accettano passivamente una situazione  degradata o angherie e vessazioni senza reagire adeguatamente . La metafora descrive che per bollire una rana in una pentola bisogna usare lo stratagemma di porla in un recipiente con dell’acqua fredda, in modo che la rana si trovi in un ambiente a lei familiare; poi si mette la pentola sul fuoco e lo si accende al minimo. Pian piano la temperatura sale e l’acqua diventa tiepida: la rana non solo non si preoccupa, ma anzi giudica positivo il cambiamento e si rilassa ancora di più. Ma la temperatura inesorabilmente continua a salire e, quando arriva a essere troppo calda, per la rana è ormai tardi…

Questa storiella illustra metaforicamente la necessità di essere sempre vigili sull’ambiente circostante e di non assuefarsi alle situazioni, anche se, in certi casi, sembrano addirittura confortevoli.

Bisogna avere il coraggio di “uscire dalla scatola”, di saltare via, di cambiare, di mettersi in gioco, di trovare alternative.

Ogni mattina, quando ci alziamo, dobbiamo chiederci perché ci vestiamo in quel modo, perché facciamo colazione sempre con quel caffè e latte, perché prendiamo la macchina e ci infiliamo nel caos del traffico mattutino. Uscire dagli automatismi che quotidianamente ci circondano e ci condizionano, nelle cose piccole come nelle grandi, nella vita privata come sul lavoro, con i colleghi come con i figli.

Ma come possiamo riuscire a vedere le alternative di cui disponiamo, e non accontentarci della situazione in cui siamo ?

La risposta è una azione  creativa, in quanto opzione che ci può permettere di affrontare questa sfida e di vincerla, saltando fuori dalla pentola prima che l’acqua cominci a bollire.

Siamo un po’ tutti come delle rane, ma se saremo delle rane consapevoli la vita ci offrirà delle continue, meravigliose opportunità.