Il nostro Paese – e non solo – sta vivendo un momento veramente complicato e drammatico dal punto di vista sanitario, dal quale usciremo certamente non appena saranno sperimentati e distribuiti vaccini e cure efficaci; parimenti il Paese sta attraversando un periodo molto difficile e, per certi versi e per molte persone, disastroso ed anche piuttosto lungo, dal punto di vista economico ed occupazionale.
Se ne parla tanto, ma certamente prima o poi sarà reso disponibile un ammontare ingente di fondi da destinare a tutta una serie di Progetti, verosimilmente nelle aree strutturali di intervento programmato quali ambiente, digitalizzazione, infrastrutture, sociale e salute, istruzione e cultura.
Tutti progetti che avranno bisogno di grande capacità di gestione e auspicabilmente di impiegare Project Manager all’altezza del compito e, in particolare project manager Professionisti certificati secondo lo schema ACCREDIA, l’Ente italiano per l’accreditamento che opera sotto la vigilanza del Mi.S.E., sulla base della Norma UNI 11648:2016
Questa certificazione può essere rilasciata soltanto da Organismi di Certificazione come KHC (Know how Certification) (www.khc.it/project-management) qualificati da Accredia in base ad un rigoroso processo di accreditamento e mantenimento (norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024).
La Certificazione KHC, in quanto professionale, può essere richiesta solo da coloro che abbiano già maturato un’esperienza specifica come project manager e che abbiano una preparazione atta a superare l’esame – scritto e orale – che tende a valutare:
- le Conoscenze, vale a dire quel corpus disciplinare di elementi necessari a impostare e gestire un project;
- le Capacità e l’Attitudine, cioè l’abilità di saper mettere in pratica gli elementi di conoscenza acquisiti;
- l’Esperienza, in particolare quell’insieme di skill relazionali attraverso cui un effective project manager è in grado di realizzare un project, interagendo col contesto e la molteplicità di stakeholder di progetto.
Queste direttrici di Competenza specifiche della gestione e conduzione dei progetti sono scandagliate durante l’esame attraverso tre distinti momenti:
- parte scritta di trenta domande a risposta multipla;
- parte scritta composta da cinque domande tematiche aperte;
- colloquio con uno/due commissari valutatori.
Per superare l’esame ed avere il titolo di Professionista Project Manager ed ottenere il relativo tesserino e timbro, ognuna delle tre sezioni sopra riportate deve essere superata con almeno 18/30; la parte scritta in particolare è propedeutica al colloquio orale.
Come tutti gli esami, anche questo ha le sue peculiarità e risulta quindi importante affrontarlo con una solida preparazione non solo teorica dei singoli elementi di competenza, ma anche con la necessaria conoscenza delle modalità d’esame.
Con questo preciso obiettivo, abbiamo pensato ad un Percorso Formativo di Preparazione alla Certificazione strutturato secondo le Norme UNI-ISO 21500:2013 [Guida alla gestione dei progetti] e UNI 11648:2016 [Project Manager – Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza], da erogarsi in non meno di quattro giornate, in cui docenti esperti di formazione in questo specifico campo sapranno mettere il discente in condizione di affrontare l’esame con una buona preparazione e, quindi, con una ragionevole possibilità di passarlo con successo.
Il percorso, che per una migliore fruibilità può essere suddiviso in due o più “Moduli”, consta fondamentalmente di due parti:
- la prima in cui verranno fornite, attraverso una modalità caratterizzata da una forte interattività, conoscenze, metodologie e pratiche di project management, in accordo alle Norme su menzionate;
- la seconda rivolta a comprendere il processo di certificazione Accredia e ad esercitarsi con numerose e approfondite simulazioni d’esame che presentano le medesime caratteristiche della prova scritta effettiva che il candidato dovrà sostenere.
Per maggiori informazioni o per ricevere un’offerta inviare una mail a info@robertopozza.it